Disturbi muscolo-scheletrici indotti dall’uso abuso di farmaci

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Disturbi muscolo-scheletrici indotti dall’uso abuso di farmaci

La terapia va assunta per 5 anni dopo l’intervento chirurgico oppure in sequenza dopo 2-3 anni di tamoxifene, per un totale di 5 anni di ormonoterapia. In alcuni specifici casi, sulla base dell’esame istologico iniziale, delle condizioni generali della donna e della tolleranza alla terapia, l’oncologo ha la possibilità di consigliare alla propria paziente di proseguire la terapia con inibitori dell’aromatasi oltre il quinto anno. Gli ormoni sono molecole prodotte nell’organismo da ghiandole appartenenti al sistema endocrino.

  • Tali ormoni, una volta sintetizzati, subiscono la prima e la seconda fase del loro metabolismo proprio a livello delle cellule epatiche attraverso vari processi, tra cui l’idrossilazione, la riduzione, la glucurono-coniugazione, ecc (22,23).
  • Il cortisone in gravidanza può essere assunto poiché, alla luce degli studi condotti, non è considerato un farmaco teratogeno, ovvero non produce anomalie o malformazioni nel corso dello sviluppo embrionale.
  • Informate l’oncologo qualora notaste segni di infezione (infiammazione, rossore, dolore o febbre) oppure qualora le ferite impieghino più tempo a rimarginare.
  • Viene utilizzato sempre in combinazione con lo steroide (prednisone o prednisolone) per ridurre gli effetti collaterali quali ipertensione, ritenzione idrica o ipopotassiemia.
  • Da tempo l’Associazione ha attivato una convenzione con le terme di Comano e ora anche con le terme di Sorano (Gr) per venire incontro alle esigenze del paziente affetto da psoriasi, il quale può avere a disposizione una opzione terapeutica naturale ed efficace come quella della Balneoterapia.

Un deficit persitente di vitamina D determina osteomalacia e di conseguenza fragilità ossea nell’adulto. Tale condizione può essere determinata anche da farmaci che stimolano il catabolismo della vitamina D (fenitoina, fenobarbitali, carbamazepina e antiepilettici) (58). In particolari in soggetti che fanno, da almeno 5 anni, uso di fenitoina, il rischio di sviluppare fratture (soprattutto di anca e calcagno) è aumentato del 29% pertanto in questo tipo di soggetti interventi preventivi, educativi e di monitoraggio devono essere messi in campo (59)(60). Nella famiglia dei disturbi periarticolari, sempre di largo interesse e di comune riscontro nella pratica clinica del fisioterapista, ci sono anche le entesopatie.

Ormoni e doping

Ci sono evidenze che suggeriscono che statine e fibrati, ovvero tutta la categoria dei farmaci ipolipidemizzanti (lipid lowering agent di seguito LLA), inducono tendinopatia che tende a risolversi dopo 1-2 settimane dall’interruzione della terapia. Anche i retinoidi sembrano essere responsabili dell’insorgenza di tendinopatia ed entesopatie (34)(35)(36). CONTESTO Le terapie steroidee sistemiche per la sindrome di Stevens-Johnson (Stevens-Johnson syndrome, SJS) e per la necrolisi epidermica tossica (toxic epidermal necrolysis, TEN) sono state messe in discussione a causa dei benefici limitati.

Il sistema callicreina-chinine Le callicreine sono proteasi che agiscono sul chininogeno, trasformandolo in chinina. La concentrazione della callicreina nel rene è maggiore nella corticale, decrescendo verso la midollare e le papille. Le chinine attuano i loro effetti intra-renali attraverso lo stimolo alla sintesi di PGE-2 e di PGI-2. Agiscono sull’equilibrio idrosodico, incrementando la diuresi e la natriuresi, grazie alla vasodilatazione, a un effetto tubulare diretto e a un’azione antagonista sull’ADH (8). Trattamento della tireotossicosi Normalizzazione del livello di ormoni tiroidei plasmatici con terapia medica, radiometabolica o chirurgica, a seconda dell’eziologia di base. Il principale stimolo per la secrezione di ANP è lo stiramento delle pareti atriali, in risposta all’aumento di volume intra-vascolare o alla pressione transmurale cardiaca.

Linee guida per la prevenzione e trattamento dell’osteoporosi

I neonati di madri trattate con alti dosaggi di corticosteroidi per via sistemica e per periodi prolungati possono presentare un certo grado di soppressione del surrene. La clearance renale dei salicilati è potenziata dai corticosteroidi, la sospensione degli steroidi può comportare un’intossicazione da salicilati. Inoltre, l’uso concomitante di acido acetilsalicilico (o altri FANSs) e corticosteroidi può aumentare il rischio di effetti avversi gastrointestinali. Se tale complicanza si verificasse e la diagnosi di sepsi venisse confermata, si dovrà istituire un’appropriata terapia antiinfettiva. Ai pazienti deve essere chiaramente sottolineata l’importanza di non abusare delle articolazioni in cui si è ottenuto un miglioramento sintomatico, fino a quando persiste l’attività del processo infiammatorio. I corticosteroidi sono stati ritrovati nel latte materno,sebbene non siano disponibili dati specifici per il desametasone,e possono arrestare la crescita, interferire con la produzione di corticosteroidi endogeni o causare altri effetti indesiderati.

Qualora avvertiate qualunque effetto che ritenete possa essere connesso con l’assunzione del farmaco, ma che non è citato nel Profilo Farmacologico, parlatene con l’oncologo che vi ha in cura. Gli steroidi in forma liquida si somministrano per iniezione in muscolo (per intramuscolo) o in vena (per endovena) attraverso una cannula (un tubicino sottile che viene introdotto nella vena). In questo caso possono essere somministrati sia in bolo (in dose massiva non frazionata nel tempo) sia goccia a goccia (durata dell’infusione circa 30 minuti).

Probabilità di comparsa effetti collaterali

Non sono stati condotti studi formali per valutare tossicità riproduttiva, genotossicità e cancerogenicità. Come classe, gli steroidi anabolizzanti sono ritenuti essere probabilmente cancerogeni per l’uomo (IARC Group 2a). Negli uomini il trattamento con Deca-Durabolin può portare a disturbi della fertilità sopprimendo la formazione di sperma.

Durata del trattamento e tentativo di sospensione

Alterazioni del bilancio idro-elettrolitico che, raramente ed in pazienti particolarmente predisposti, possono arrivare all’ipertensione ed alla insufficienza cardiaca congestizia. Indicativamente si può iniziare il trattamento somministrando da 2 a 5 mg distribuite in 3 dosi giornaliere da prendere sciolte in acqua agitando prima di ingerire. Non appena si verifica un miglioramento diminuire gradualmente il dosaggio sino alla minima dose terapeuticamente attiva che può variare da 0,25 a 2 mg al giorno. I bambini e gli adolescenti sottoposti a terapia corticosteroidea cronica devono essere controllati accuratamente per quanto riguarda la crescita e lo sviluppo. In corso di terapia corticosteroidea i pazienti non dovrebbero essere vaccinati contro il vaiolo. I vaccini vivi non devono essere somministrati ai soggetti con insufficiente risposta immunitaria.

Il desametasone

Peraltro, alcuni studi non confermano l’aumentata incidenza di gozzo, ma mostrano un aumento di volume della tiroide sia all’ecografia che all’istologia nel 50% dei pazienti (66). LH Nella maggior parte dei pazienti con IRC, le concentrazioni plasmatiche basali di LH sono elevate a causa del ridotto catabolismo e della perdita dell’inibizione del GnRH da parte dei ridotti livelli di testosterone (55). Prevalenza dell’ipertiroidismo nei pazienti con FA In uno studio in numerosi pazienti con FA di recente insorgenza, meno dell’1% presentava IC. Nonostante la bassa prevalenza, la possibilità di ripristinare il ritmo sinusale (RS), raggiungendo precocemente l’eutiroidismo, giustifica la determinazione del TSH in tutti i pazienti con FA o altre aritmie sopraventricolari non spiegabili diversamente.

Gli ormoni nella pillola contraccettiva

Un terzo del campione era costituito da soggetti non Caucasici, mentre il BMI medio era pari a 31,2 kg/m2. Il passaggio dalla prima scelta di trattamento alle successive richiede la presenza di intolleranza, incapacità di assunzione corretta, effetti collaterali o controindicazioni al farmaco della classe precedente o, nel caso del teriparatide, alla fine del periodo di trattamento massimo consentito. Si considera altresì la modifica della scelta terapeutica anche in caso di frattura osteoporotica vertebrale o di femore nonostante trattamenti praticati per almeno un anno con i farmaci della classe precedente (19). I principali limiti all’uso del FRAX nella GIO sono rappresentati dal fatto che tale punteggio non considera https://sportvitalife.com/product/compresse-effervescenti-kamagra/ la BMD vertebrale, principale sede di frattura nella GIO; dall’impossibilità di inserire dosaggio, durata ed eventuale uso di boli steroidei nel calcolo del rischio; dalla non applicabilità a pazienti con età inferiore a 40 anni. A differenza dei classici metodi di analisi che mirano all’individuazione dei residui di farmaci somministrati agli animali, questa tecnica permette di rilevare indirettamente una potenziale somministrazione di sostanze anabolizzanti misurando le alterazioni metaboliche conseguenti ai trattamenti eseguiti. Anche l’impiego nei soli pazienti con shock settico, suggerito dalla Surviving Sepsis Campaign, sembrerebbe avere un impatto modesto, ai limiti della significatività statistica.

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